Un grazie…forse pure due o tre
Ci ho messo un po’ a riordinare le idee dopo la bufera che ho affrontato e penso che, essendone uscita, sia giunto il momento di ringraziamenti ufficiali.
Il ringraziamento non è tanto per avermi tenuta per mano durante la bufera, ma anche per avermi dato gli strumenti per uscirne con la schiena dritta, nuova luce negli occhi e sorriso sulle labbra.
Sono venuta da te perché mi ero totalmente persa, anche se (come sai) non è che riponessi fiducia totale negli psicologi … ma tu avevi quest’aria chi sa ascoltare e accogliere che ho pensato valesse la pena tentare … il fatto che tu sia psicologo sportivo è stata una manna perché siamo riusciti a parlare esattamente la stessa lingua.
Ho fatto tesoro di tutte le cose che mi hai detto e pazientemente spigato e sono serena perché so che se un giorno dovessi dimenticarmene so di poter tornare.
Detta ad un’amica la cosa che mi è uscita è: “praticamente è come se io avessi dovuto fare una scultura di marmo e Paolo mi avesse dato gli strumenti per realizzarla, avessi dovuto farla da sola con le mie sole unghie mi sarebbe costata cara”. Questa è la differenza sostanziale. Io al traguardo magari ci sarei arrivata prima o poi ma sfinita, esaurita, senza forze e con un bel bagaglio di dubbi…è ben diverso esserci arrivata sana, salva e serena.
Grazie! Dicono che quello dello psicologo sia uno dei lavori più faticosi al mondo … beh, probabilmente è vero ma spero che sia anche uno dei più soddisfacenti perché aiutare così tanto le persone deve proprio riempirti di orgoglio e soddisfazione!!
Grazie Paolo, non sai quanto sei stato prezioso per me davvero, col cuore!!
L.